L’Associazione Culturale Di Architettura propone una nuova mostra, dedicata all’architetto Gino Malacarne. La mostra si inserisce nel programma culturale PADOVA2022ARCHITETTURA, promossa dall’Associazione Culturale e dal Settore Cultura del Comune di Padova, con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum – Facoltà di Architettura – Polo di Cesena. La mostra sarà visibile gratuitamente a Palazzo della Gran Guardia in Piazza dei Signori a Padova, dal 17 Settembre al 30 Ottobre 2022, dal martedì alla domenica (mattino 9.30 – 12.30 pomeriggio 16.00 – 19.00).
Nato a Portomaggiore (Ferrara) nel 1955, Gino Malacarne si è laureato in architettura nel 1981 con Aldo Rossi, presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia dove ha insegnato come Professore in Composizione Architettonica e Urbana fino al 2004. Ha insegnato presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Trieste. È stato membro del collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Composizione Architettonica del DPA all’Università IUAV di Venezia.
Dal 2005 al 2012 ha insegnato presso la Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” dell’Università di Bologna, dove negli stessi anni ha ricoperto la carica di Preside. Dal 2012 al 2015 è stato Vicepresidente della Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna e Coordinatore del Corso di Laurea in Architettura, del Dipartimento di Architettura, dove attualmente insegna. È membro del collegio Docenti del Dottorato di Ricerca in Architettura del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna.
Ha svolto studi sulla composizione architettonica, sull’architettura del teatro e sull’edificio pubblico più in generale e sui quali ha scritto saggi e tenuto conferenze in università italiane e straniere.
Si è occupato di riqualificazione urbana per alcune amministrazioni comunali con progetti e realizzazioni di spazi pubblici e di edilizia residenziale pubblica. Ha partecipato come docente a seminari di progettazione nazionali e internazionali. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali di progettazione. Ha partecipato a esposizioni collettive di progetti di architettura tra le quali: III Mostra Internazionale di Architettura Biennale di Venezia; Progetto Venezia (1985) e V Mostra Internazionale di Architettura Biennale di Venezia (1991), Triennale di Milano, Il centro altrove (1995), “Nuova Architettura Italiana”, tenutasi all’HeimatMuseum Charlottemburg di Berlino,1996, poi itinerante in Facoltà di Architettura in Germania, Buenos Aires, Melbourne; “Incontri sulla giovane architettura europea”, Siviglia 1996 e Porto, 1999, Biennale di Cracovia, 2000; “Next school new entrances”, in Next, 8. Mostra Internazionale di Architettura, La Biennale di Venezia, 2002; “Città di Pietra”, 10. Mostra Internazionale di Architettura, La Biennale di Venezia, 2006; “ARCHITETTI ITALIANI A CONFRONTO”, Aula Mostre Campus Bovisa, Facoltà di Architettura Civile, Politecnico di Milano (poi a Venezia, Vicenza, Ravenna e Bari); “Nuova architettura razionale”, Palazzo della Gran Guardia, Padova, 2102 e IUAV, Venezia, 2012.
Tra i progetti: Concorso di idee per il progetto del Parco la Favorita a Mirandola (MO), 1987, (progetto premiato); Stazione ferroviaria di S. Pietro in Casale (BO), 1989; “Un museo di architettura per Parma”, Concorso Internazionale, 1989, (progetto premiato); Progetto per “Westhafen” di Duisburg, 1990; Alloggi in area Peep a S. Pietro in Casale (BO), 1991-1995; Progetto per l’area sud di Cracovia, Seminario internazionale di progettazione a inviti, 2000; Concorso a inviti, Progetto per i nuovi uffici Alcoa Italia S.p.A. a Bolzano, (con Rebus Workshop, Padova), Primo classificato, 2000-2001; Concorso Feltria Urbs, (Con L. Semerani, A. Dal Fabbro, A. Gallo, E. Mantese, G. Marras) Feltre (Belluno), 2002, primo premio; Concorso internazionale di progettazione “Piazza della Libertà”, Cesena, 2003 (primo premio); Progetto per il recupero e il restauro del complesso fortificato denominato “Forte San Biagio – Werk Colle delle Benne” a Levico (Trento) 2004-2008; Modena Città Media Felix. Progetto di riqualificazione urbana per il Villaggio Artigiano e il quartiere Madonnina, prima e seconda fase, Comune di Modena 2005-2008); Progetto di due isolati a funzioni miste a Verona sud, all’interno del piano particolareggiato di iniziativa pubblica (PRUSST Verona sud), 2007; Progettazione esecutiva di Piazza della libertà, Cesena, 2011.
Ha curato la pubblicazione del libro “Progetti veneziani”, Milano, 1985, ha curato la mostra e il catalogo “Jože Plečnik, lo spazio urbano a Lubiana”, Treviso (1996). Ha curato la pubblicazione “Aldo Rossi e Venezia, il teatro e la città”, Milano 2002. Ha pubblicato“Die Stadt und die Türme. Le città e le torri”. In: Die Idee der Stadt/L’idea della città. I/II/III, Tübingen-Berlin, Ernst Wasmuth Verlag, 2009. È autore del libro “Progetto Fo-Ce, città lineare Forlì Cesena”, Bologna 2012. Ha curato la pubblicazione “La Casa. Forme e luoghi dell’abitare urbano”, Milano 2013.
I progetti principali si trovano nelle pubblicazioni: Architettura civile, in “Paesaggi contemporanei” DPA, Edicomedizioni, Monfalcone, 2001. Brama Zakopianska. (Pubblicazione del progetto “Zacopane Gate. Progetto per l’area sud di Cracovia”, in A&B n. 104 (3) Marzec 2001. Zakopane Gate, in “7 GATES TO CRACOW” Krakow, 2001. Gino Malacarne, in Next school New entrances, (Catalogo della mostra), La Biennale di Venezia, 8ª Mostra Internazionale di Architettura, Marsilio Editori, Venezia, 2002. Pubblicazione del progetto Seven gates to Cracow, in Next schools nel Catalogo della 8ª Mostra Internazionale di Architettura, La Biennale di Venezia: “Next”, Marsilio, Venezia, 2002. Le torri sopra la città in Aion n. 9, 2005. “ARCHITETTI ITALIANI A CONFRONTO”, a cura di M. Landsberger; Edicit- Editrice centro Italia, Foligno, 2008, pp.22-33. NUOVA ARCHITETTURA RAZIONALE/ NEUE RATIONALE ARCHTEKTUR 2010, Aion Edizioni 2010, Firenze. “Architettura per la città” in Aion n. 19, Firenze, 2012.
Gino Malacarne, architetto e docente, si inserisce nel panorama architettonico contemporaneo conducendo, attraverso la sua opera, una personale e coerente ricerca sulle forme dell’architettura; una ricerca tenace, nel tentativo di identificare nel progetto una risposta civile ai problemi posti dalla città contemporanea e cercando di offrire un’alternativa allo sviluppo della stessa al di fuori dei burocratici modelli urbani e al riparo dalle mode. L’obiettivo che accompagna la ricerca e che diventa comune denominatore dei progetti è sempre lo stesso: rispondere alle necessità, perseguendo la costruzione di una bellezza utile. Sostiene e persegue, dunque, una dimensione civile dell’architettura, dove la forma urbana e la forma architettonica sono il riflesso di un’esperienza collettiva.
Palazzo della Gran Guardia rimane chiuso il lunedì: negli altri giorni la mostra sarà visitabile dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00. Per informazioni sulla partecipazione scrivete a info@diarchitettura.org.
Informazioni generali sull’evento:
- Nome: “Padova 2022 Architettura.” Gino Malacarne. Architetture
- Dove: Inaugurazione e Mostra dei Progetti a Palazzo della Gran Guardia, Piazza dei Signori, Padova
- Quando: Inaugurazione: 16 Settembre, ore 17.00 – Mostra progetti: dal 17 Settembre al 30 Ottobre 2022. Martedì-Domenica, ore 9.30-12.30 e 16.00-19.00
- A cura di: Cinzia Simioni, Alessandro Tognon (Associazione Culturale Di Architettura) – Francesco Lucchi
- Allestimento: Associazione Culturale Di Architettura
- Progetto grafico: Andrea Achiluzzi
- Modalità di partecipazione: Accesso gratuito, sia all’inaugurazione che alla mostra dei progetti
- Progettisti: Gino Malacarne, architetto e professore ordinario al Dipartimento di Architettura, Alma Mater Studiorum – Facoltà di Architettura – Polo di Cesena
- Organizzazione evento: Assessorato alla cultura del Comune di Padova e Di Architettura Associazione Culturale
- Sponsorizzazioni: L’iniziativa è patrocinata dall’Università Alma Mater Studiorum-Facoltà di Architettura-Polo di Cesena
L’immagine in locandina è di Gino Malacarne “Scena urbana con architetture ritrovate”, Collage, 118.9×84.1cm – © 2021 Gino Malacarne Tutti i diritti riservati